Anche i minori stranieri sono soggetti all’obbligo d’istruzione

Oggi al campo ROM abbiamo ricevuto una notizia sconcertante che se fosse vera ha dell’incredibile. Alcuni residenti del Campo quando gli ho chiesto come mai quei bambini non fossero a scuola mi hanno risposto che la loro iscrizione non era stata accettata per una legge che prevede un numero massimo di bambini stranieri per ogni aula. Se questo fosse vero ci troveremmo dinanzi a un reato?

DSC04758La legge a cui si facevano riferimento i ROM è la Circolare Ministeriale n. 2 dell’ 8/1/010 (Circolare Gelmini sul numero massimo di stranieri per classe). La norma prevede che ogni classe deve avere un tetto massimo del 30% di stranieri.

La Gelmini ci tenne a precisare che la legge fu voluta per favorire l’integrazione, perché  grazie a quel limite si evitava la formazione di “classi ghetto” di soli alunni stranieri.

Nella nota si ribadisce che i minori stranieri sono soggetti all’obbligo d’istruzione e che le modalità di iscrizione sono le stesse previste per i minori italiani. Per evitare concentrazioni di iscrizioni di alunni stranieri si dovranno realizzare accordi di rete tra le scuole e gli Enti locali.

Non voglio entrare nel merito della norma dei vantaggi e degli svantaggi perché in ogni caso è garantito il dovere allo studio, la mia perplessità è: come è possibile che in una città come Foggia dei bambini soggetti all’obbligo, non al diritto, allo studio non vadano a scuola e non intervengano le istituzioni?

a

Vorremmo conoscere le motivazioni.