Cosa è il sesso biologico e da cosa è attribuito l’orientamento sessuale?

Cosa è il sesso biologico e da cosa è attribuito l’orientamento sessuale?
Se fossi un credente non avrei dubbi e non mi dovrei porre queste domande, ma da ateo, da chi osserva il mondo libero dai dettami di un libro che detta le regole su come la devo pensare, la domanda me la pongo.
Chi vive il proprio orientamento sessuale contrastando il sesso biologico è uno sbaglio della natura? Un malato? O un modo naturale di vivere il proprio io?
In medicina si distinguono quattro distinte componenti che vengono a formare l’identità sessuale: sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere, orientamento sessuale.
Avendo avuto la fortuna di aver potuto studiare un po’ di anatomia, ho appreso che il corpo umano è una macchina il cui funzionamento è il frutto di reazioni chimiche ed elettriche, una macchina la cui centralina che gestisce tutto è il cervello. Infatti il nostro corpo, che si tratti della flessione dell’alluce, o che si tratti di pensare, viene tutto comandato dal nostro cervello che reagisce agli stimoli interni e del mondo esterno attraverso reazioni chimiche.
Se il nostro cervello, l’organo che ci gestisce, funziona e reagisce a stimoli chimici, come attribuisce il mio orientamento sessuale? Per essere più precisi con che criterio stabilisce se io desidero accoppiarmi con un uomo o con una donna? Come fa a decidere che io sia più attratto da un seno o da un bicipite?
Volendo attenermi alle indicazioni delle diverse religioni il fine della sessualità è la riproduzione, ma è anche vero che dallo studio delle religioni si impara che spesso sono utilizzate per imporre dei comportamenti innaturali per il nostro istinto, ma utili a vivere senza conflitti in società come in quelle nelle quali viviamo oggi.
Esempio: la razza umana fa parte di quella categoria di animali che non è monogamo, il maschio di razza umana come tanti altri animali in natura per istinto e portato a cercare di fecondare il maggior numero di femmine possibili, la donna invece di lasciarsi fecondare da maschi con caratteristiche vincenti e dominanti. Questo comportamento naturale in una società come la nostra non è funzionale e per frenare gli istinti, in passato il mezzo più efficace per regolamentare i comportamenti era la religione. Infatti i 10 comandamenti altro non sono che norme di convivenza civile nei quali nei primi punti si ribadisce l’esistenza di un dio da venerare, rispettare al quale si deve ubbidienza e quindi l’importanza del rispetto delle regole che seguono per guadagnarsi la vita eterna e non incorrere nella dannazione … il nono comandamento recita che è peccato desiderare la donna di un altro uomo, quindi il mio istinto di entrare in competizione con il mio vicino per fecondare la sua donna è frenato dalla paura di bruciare per l’eternità nelle fiamme dell’inferno.
Molti in Italia giustificano la loro non accettazione all’amore tra due soggetti dello stesso sesso perché non rappresentano la famiglia naturale, ma naturale secondo chi?
Nel mondo ci sono tanti modelli di famiglia che sono tipici delle tradizioni, della cultura e delle necessità dell’ambiente nel quale si vive, ad esempio le famiglie poligame. E’ noto a tutti che nei Paesi Arabi un uomo può sposare più donne (Poliginia), ma ci sono altre culture, esempio nel Nepal, dove è la donna ad avere più mariti (Poliandria), o come tra i Buddisti Tibetani dove la donna sposa tutti i maschi della famiglia nella quale entra a far parte (poliandria adelfica). Ci sono anche altre realtà come quelle di tribù che vivono isolate, con rarissime occasioni di un ricambio genetico, che quando arriva un visitatore il capo villaggio lo fa accoppiare con la propria moglie.
 
Se l’accoppiarsi non avesse come base di partenza quello di soddisfare un proprio piacere tutti gli esseri viventi si sarebbero già istinti, infatti il motivo per il quale in natura un essere animale maschio e un essere animale femmina si accoppiano non è la procreazione, ma la soddisfazione di un piacere che per alcuni è puro istinto, ma per altri è la ricerca del piacere … piacere che ha come effetto collaterale la procreazione.
A dimostrare che si sbaglia chi afferma che l’omosessualità è innaturale è il comportamento di molti animali in natura. Studiandoli è facile constatare che l’omosessualità è molto più diffusa di quando ci si immagina, e non è neanche necessario dover guardare dei documentari per studiare come si comportano gli animali in ambienti incontaminati e lontani da noi, ma ci basta osservare i comportamenti dell’animale domestico più vicino all’uomo, il cane, che quando è in calore il maschio si accoppia anche con un altro maschio.
Mi rifaccio la domanda, se il mio orientamento sessuale non è dato dal mio sesso biologico da cosa è regolato? Perché ho attrazione sessuale per le donne e non provo nessuna attrazione per un uomo e invece ad altri uomini capita l’esatto opposto?
Per darsi questa risposta bisogna comprendere come funziona la nostra centralina cercando di spiegare perché le emozioni di ogni essere umano, e quindi anche l’amore, sono la conseguenza di impulsi elettrici e reazioni chimiche all’interno del nostro cervello.
Il nostro cervello reagisce a reazioni chimiche e interagisce con una reazione elettrica. Quando il cervello avverte dei nostri bisogni lo fa attraverso la componente chimica, quando invece deve farci agire interviene la componente elettrica.
L’amore prevede invece una combinazione tra la componente chimica e la componente elettrica.
Ormai è risaputo che il cervello è composto dai neuroni, cellule che interagiscono tra loro. Il cervello dell’uomo è composto da circa 10 miliardi di neuroni che a loro interno contengono le nostre informazioni genetiche.
Il cervello dell’uomo moderno può essere schematizzato in tre zone, e si potrebbe anche affermare che tutti noi abbiamo in realtà tre cervelli venutosi a creare in tre periodi differenti della nostra evoluzione. Le tre aree non sono isolate tra loro, ma ognuna delle tre zone interagisce con le altre.
La zona più antica ereditata dai rettili, quella nella quale sono conservate i nostri istinti primordiali, è l’ipotalamo, situato nella parte più interna del nostro cervello è anche la più piccola, ed è qui che si sviluppa l’impulso sessuale. Un’altra zona del nostro cervello fondamentale a gestire le nostre emozioni è il sistema limbico, posizionato leggermente più esternamente rispetto l’ipotalamo questo è ereditato dai mammiferi che sono notoriamente più predisposti a relazionarsi con altri membri della propria specie.
Il sistema limbico ha un ruolo fondamentale nel gestire le emozioni dell’essere umano e in particolare quelle legate all’amore, esso quindi è responsabile del nostro comportamento. Il sistema limbico si suddivide in 4 sotto zone: l’ippocampo, la corteccia limbica, l’amigdala (dove si sviluppano le sensazioni affettive che accompagnano l’atto sessuale) e il setto (dove si origina l’orgasmo). La terza parte, quella predominante, il 70 % del nostro cervello, è la neo corteccia temporale, questa rappresenta il cervello moderno.
I diretti responsabili del desiderio sono le ghiandole sessuali, ovvero testicoli e ovaie. I primi producendo testosterone che sono responsabili del desiderio sessuale maschile, le seconde producono progesterone ed estradiolo, ovviamente responsabili del desiderio sessuale femminile . Se è una predominanza di testosterone o di progesterone che interagendo nel nostro corpo a determinale la nostra sessualità, cosa accade nel cervello di una maschio o di una femmina se i quantitativi di testosterone e di progesterone sono invertiti?
Facciamo un passo indietro è analizziamo cosa è l’identità sessuale, questa si suddivide come già scritto all’inizio in:
• sesso biologico
• identità di genere
• ruolo di genere
• orientamento sessuale
Il sesso biologico è quello determinato dagli organi genitali, se hai il pene sei maschio , se hai la vagina sei femmina.
L’identità di genere è cosa uno si sente di essere, la percezione che ognuno di noi ha di se stesso.
Il ruolo di genere, caratteristica che varia anche in base alla personalità del soggetto e la cultura del luogo nel quale si cresce, è come uno esprime al mondo esterno il sentirsi maschio o femmina.
L’orientamento sessuale indica il sesso verso il quale si viene attratti.
Negli anni molti scienziati hanno cercato di comprendere come mai in natura esistano diversi modi di vivere la nostra identità sessuale, essendoci due sessi ci si aspetterebbe che in maniera semplicistica se hai il pene si debba essere attratti da chi ha la vagina, e viceversa e che si considera innaturale che un pene sia attratto da un altro pene o che una vagina sia attratta da un’altra vagina. Ma come scritto sopra a comandare non è il nostro corpo, ma il nostro cervello. Negli anni ‘90 un anatomista americano LeVay analizzò dei cervelli di cadaveri appartenenti a eterosessuali e omosessuali, si pensò di aver trovato la risposta perchè gli studi dimostrarono che gli omosessuali avevano un piccolo nucleo dell’ipotalamo, parliamo di misure dell’ordine del mm, che misurava il doppio rispetto gli eterosessuali. Ma tali studi non potettero avere valenza scientifica perchè il cervello dei cadaveri omosessuali analizzati era di morti per HIV, malattia che attacca e lesiona il cervello.
Ad oggi ciò che è certo, è che al modo esistono diversi modi per esprimere la propria sessualità. Considerando la velocità con la quale oggi ci si muove da una parte all’altra del mondo e la facilità di viaggiare. Facilità che causa oggi più di ieri diverse che culture e stili di vita diverse vivano in uno stesso luogo sta facendo perdere la tipicità culturale . In natura non tutti gli esseri viventi reagiscono allo stesso modo ai cambiamenti e non tutti si adeguano … e chi non si adegua sa di essere in pericolo perché è destinato ad estinguersi e per istinto ognuno di noi lotta per garantire la propria sopravvivenza, ma questa è un’altra storia.