IL BORGO DA CUORE PULSANTE DELL’ECONOMIA AGRICOLA A …

 

Le borgate erano nate per essere il cuore pulsante dell’economia agricola. L’economia trainante di Foggia doveva essere l’agricoltura, la capitale Europea del grano duro.

Nelle Borgate trovavi: l’ufficio comunale, l’infermeria, la scuola. La Borgata era ideale per permettere lo sviluppo dell’economia Agricola.

Un poco alla volta le borgate sono state private di quei servizi e da cuore dell’economia agricola sono diventati i luoghi dove nascondere le strutture e gli impianti scomodi o dannosi che si vogliono tenere lontani dagli occhi della gran parte della popolazione.

Sono d’esempio B.go Tressanti nel quale si è realizzato un inceneritore. A B.go Mezzanone è presente un campo di Prima Accoglienza.

A B.go Cervaro sono passati circa 10 anni dalla realizzazione della nuova rete fognaria. Tutto completamente nuovo, dalle condutture all’impianto di depurazione. Peccato manchi la cosa più importante:  l’allaccio dalle abitazioni alla conduttura principale. Paradossalmente, gli abitanti devono “ringraziare” Mussolini, visto che a garantire il servizio sono ancora le condutture realizzate durante il fascismo.  A preoccupare i residenti della borgata non è solo l’obsolescenza del vecchio impianto ma soprattutto la sua inadeguatezza in termini di capacità che generano non pochi problemi.

Infatti, le tre vasche, poste lontano dal centro abitato, ove confluiscono i liquami sono assolutamente insufficienti tanto che, riempiendosi frequentemente, generano un reflusso verso la borgata attraverso i tombini che solo l’intervento di squadre specializzate per lo spurgo riesce temporaneamente a tamponare. Inutile sottolineare che le frequentissime fuoriuscite di liquame dai tombini sono una minaccia concreta per la salute dei residenti e delle colture che vengono spesso irrimediabilmente compromesse. La Borgata, inoltre, non dispone ancora dell’allaccio alla conduttura gestita dall’Acquedotto Pugliese ma utilizza un allaccio “temporaneo” garantito dalla ferrovia che avendo una capacità ridotta è insufficiente a garantire i fabbisogni dei residenti della Borgata che spesso rimangono senz’acqua.

B.go Arpinova è presente un campo/ghetto ROM nel quale vivono anche 11 famiglie Italiane. Il ghetto di Arpinova è caratterizzato dalla mancanza di servizi igienici adeguati e degni per una società civile. I pozzi neri, inadeguati al fabbisogno della popolazione, causano la fuoriuscita costante di acque reflue con un ruscellamento continuato sulla strada principale di circa 300 mt che termina in un campo agricolo nei pressi di un canale.

Anche B.go Incoronata, nonostante con il suo Santuario dedicato alla Madonna è meta di pellegrinaggio internazionale, quindi luogo turistico non se la passa meglio.

In prossimità Borgata dell’Incoronata oltre il famoso Santuario c’è un antico Bosco di pianura, oggi parte integrante dal 2006 del  Parco Naturale Regionale del Bosco Incoronata.

L’area protetta  è di circa 1.000 ettari, il bosco occupa una superfice di 320 ettari di cui 162 è di bosco ad alto fusto e 115 ettari di prateria.

Il primo impatto con il parco sono le aree pic-nic che si presentano sporche e non curate, sia per colpa dell’inciviltà di alcuni frequentatori, sia per il fatto che i bidoni presenti non vengono svuotati regolarmente  dalla municipalizzata, sia perché gli stessi sono sprovvisti di coperchio e pertanto vengono facilmente svuotati dagli animali sia quelli selvatici che dai cani randagi presenti nell’aria.

Inoltre, la mancanza di un presidio costante da parte delle forze dell’ordine lascia campo libero ai vandali. Infatti, ascoltando i commercianti del luogo molti lamentano oltre alla poca cura del posto da parte dell’amministrazione anche la mancanza di un presidio costante delle forze di polizia.

Ma non sarebbe opportuno trasferire il Comando della Guardia Forestale da Foggia città a B.go Incoronata? L’avere un presidio costante  di personale altamente qualificato in materia boschiva non contribuirebbe ad aumentare la percezione della presenza dello Stato dando sicurezza a chi oggi si sente abbandonato e da deterrente a chi vorrebbe compiere azioni criminose?

Con la presenza di un presidio costante della Forestale ne gioverebbe sicuramente anche l’area pic-nic perché l’incivile o vandalo di turno, temendo un azione repressiva per un comportamento scorretto, potrebbe essere scoraggiato dal compierlo.

Nonostante il bosco dia la percezione di essere abbandonato dalle istituzioni questo è oggetto di attenzioni da parte di progetti e finanziamenti, tra questi  c’è stato il  progetto cyberpark 2000, pare del costo di 686 mila euro di cui si sono perse le tracce.

Il progetto Coordinato dal Centro interdipartimentale Bioagromed dell’Università di Foggia, “Cyberpack 2000” doveva essere un sistema preventivo che doveva  attivavate procedure di allerta in caso di incendi perché dotato di telecamere a raggi infrarossi e un sistema informatico che monitora la temperatura e rileva la presenza di persone nell’arco di circa 400 ettari. E’un progetto pilota realizzato con fondi POR che sarebbe dovuto essere attivo già nell’estate 2011, ma che in realtà non è mai entrato in funzione malgrado i fondi siano stati spesi e rendicontati.

Tra i lavori realizzati ai tempi del sindaco Agostinacchio c’era quella della piantumazione di molte piante di roverella provenienti da un vivaio non locale. Questo intervento sbagliato ha comportato l’inquinamento genetico delle nostre roverelle.

Al momento l’unica cosa visibile è la realizzazione di una struttura all’interno del bosco, più volte ristrutturata è più volte abbandonata alle cure dei vandali. Al momento il caseggiato presenta sia i segni di chi la violenta e sia di chi la vorrebbe recuperare. Nonostante la presenza di un ponteggio non è presente nessun cartello che indichi i lavori con le indicazioni di responsabile e direttore dei lavori, costo dell’opera, data di inizio e fine lavori etc… NULLA!

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