INCENERIRE I RIFIUTI E’ UN SUICIDIO ASSISTITO!

Inceneritore di B.go Trssanti
Inceneritore di B.go Trssanti

https://www.youtube.com/watch?v=oBLi7dWCjiM&feature=c4-overview&list=UU4eaEmTF8MeHdGL8e5TPIQQ

Gli inceneritori sono impianti industriali utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti. Lo scopo di un inceneritore è quello di eliminare i rifiuti bruciandoli ad alte temperature. Dalla combustione dei rifiuti, per il principio della conservazione della massa “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” il prodotto finale è gas, ceneri e polveri.

Sito per l'Inceneritore in zona B.go Eridania (Rignano Scalo)
Sito per l’Inceneritore in zona B.go Eridania (Rignano Scalo)

Un inceneritore è composto da un forno all’interno del quale vengono bruciati i rifiuti, a volte anche con l’usilio di gas metano, che serve ad inalzare la temperatura di combustione nel caso il CDR (i rifiuti introdotti) non abbIA sufficienti caratteristiche di potere calorifico; il calore prodotto porta a vaporizzazione l’acqua in circolazione nella caldaia posta a valle, e il vapore così generato aziona una turbina che trasforma l’energia termica in energia elettrica.

L’inceneritore è quindi un impianto che utilizza come combustibile i rifiuti, con due obiettivi:

  • eliminarli
  • produrre energia con il calore prodotto dalla loro combustione.

I rifiuti in entrata vengono eliminati solo per il 70% del loro volume, creando quindi un ulteriore problema, quello dello smaltimento delle ceneri stesse.

Le componenti dei rifiuti non combustibili, circa il 10% del volume totale ed il 30% in peso, rispetto al rifiuto in ingresso, vengono raccolte in una vasca piena d’acqua posta a valle dell’ultima griglia. Le scorie raffreddate in questo modo, sono quindi estratte e smaltite in Discariche Speciali, mentre le polveri fini, circa il 4% del peso del rifiuto in ingresso, intercettate dai sistemi di filtrazione sono normalmente classificate come rifiuti Speciali Pericolosi. Anche queste vengono smaltite in Discariche per Rifiuti Speciali.

Nessun sistema di filtraggio, oggi disponibile sul mercato, è in grado di trattenere le particelle inquinanti (particolato) con diametro inferiore ai 2.5 nanometri. Le altissime temperature con le quali viene incenerita l’immondizia produce particelle inquinanti anche più piccole ed è questo il principale problema di un inceneritore, ed allo stesso tempo la causa di un inquinamento sconosciuto (i misuratori di inquinanti, così come il nostro corpo, non rilevano particelle così piccole), che desta allarme presso la comunità scientifica.

La quantità di energia ricavabile dal processo di combustione dei rifiuti è di molto inferiore al rendimento di qualsiasi centrale elettrica tradizionale e perchè l’intero processo di incenerimento (dalla raccolta allo smaltimento del materiale di scarto) consuma molta più energia di quanta ne occorrerebbe valorizzando il rifiuto con il riuso.

Ormai non esiste più alcun dubbio a livello scientifico, le micro e nanoparticelle, prodotte dalla combustione, una volta che sono riusciti a penetrare nell’organismo innescano tutta una serie di reazioni che possono tramutarsi in malattie, Le NANOPATOLOGIE.

Le nanopatologie sono quelle malattie provocate da micro e nano particelle inorganiche che sono riuscite, per inalazione o ingestione, ad insinuarsi nell’organismo e si sono stabilite in un organo o in un tessuto.

Quindi qual’è la soluzione migliore per smaltire i nostri rifiuti? possiamo permetterci di continuare a stoccarli in discariche? ovviamente la risposta è NO!

La soluzione è il riciclo. Il rifiuto è e deve essere considerato una risorsa  iniziando una seria politica di riciclaggio. Per una corretta politica di tutela dell’ambiente non è da trascurare una riduzione degli imballaggi da parte delle Aziende.

Tra le migliori esperienze italiane di riciclaggio c’è quella di Vedelago.

https://www.youtube.com/watch?v=z4vesixNNIY