VELENI DI MORTE A BASE DI DIOSSINE CANCEROGENE

“Veleni di morte a base di diossine cancerogene, metalli pesanti e nano polveri micidiali, ad un soffio dalla vita che anima il nord della Puglia. Per l’esattezza, ad un tiro di schioppo da Orta Nova e Carapelle in provincia di Foggia. Il progetto bocciato a Forlì, è sbarcato in provincia di Foggia; così è stato diviso a metà: un pezzo agli ortesi ed il resto ai carapellesi.” Così inizia un’inchiesta del giornalista Gianni Lannes, in un articolo del 18 aprile 2012 pubblicato sul suo blog, che solleva dubbi sulla richiesta di realizzazione di una centrale a biomasse avanzata dalla Carapelle Energia S.r.l 1426505_10201629950567935_1190411957_n(proprietà: Caviro, Stc Group srl, Coprag, fonte Lannes). Dubbi che hanno spinto una delegazione del meetup www.foggia5stelle.eu del gruppo MoVimento Zero Privilegi Carapelle e l’Attivista di Cerignola  Matteo Loguercio ad incontrare il sindaco di Carapelle, Remo Capuozzo, venerdì 29 novembre 2013, per fare il punto della situazione. Il primo cittadino del paese foggiano, così come annunciato nel corso della sua campagna elettorale, pur ribadendo la sua contrarietà al progetto, non ha “rassicurato” del tutto gli attivisti del MoVimento 5 Stelle che hanno sollevato una serie di criticità al riguardo, come:

1)  l’impianto sorgerebbe a 6 km da Carapelle e a 5 km dall’inceneritore di rifiuti ETA Spa (Gruppo Marcegaglia) con una notevole concentrazione di inquinanti, pertanto, più che il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), occorrerebbe il VAS (Valutazione Ambientale Strategica) indispensabile quando l’impatto da valutare riguarda più strutture su un territorio e non il singolo insediamento;

2) lo stesso sito è a ridosso del torrente “Carapelle”, più volte esondato in questi anni (come testimoniato da diversi filmati), nonché vicino ad una masseria regia di Federico II, denominata “Bonassisi”.

1476665_10201648495871556_1585645693_nSorge spontanea una domanda: “visto che l’area è da sempre soggetta ad allagamenti, per quale ragione il Sindaco non ha trasmesso la dovuta informazione all’ADB (Autorità Di Bacino) in modo da perimetrare quest’area come zona a forte rischio idrogeologico?” Ci viene il sospetto che siano più importanti gli interessi degli speculatori piuttosto che la salute dei cittadini.

3) i soci promotori del “Comitato NO centrale a Biomasse a Carapelle” in collaborazione con l’associazione “Polidream-Assoutenti” sez. di Foggia e l’associazione di promozione culturale “Experia” di Carapelle, hanno presentato una diffida alla realizzazione dell’opera ai dirigenti del Comune di Carapelle, della Provincia di Foggia, settore ambiente, e dell’Assessorato all’ambiente della Regione Puglia;

4) il Comune di Carapelle, unitamente alla persona del sindaco come massima autorità sanitaria, sarebbero, ad ogni modo, chiamati a rispondere di possibili danni alla salute;

5) l’impianto, attualmente, non ha alcuna autorizzazione non essendosi ancora espresso al riguardo il “Comitato VIA Provinciale” e, soprattutto, avendo l’Autorità di Bacino della Regione Puglia espresso forti dubbi in merito all’idoneità dell’aria;

6) il comune di Orta Nova e diversi produttori agricoli, in particolare quelli di vino doc, hanno espresso il loro dissenso all’impianto della Caviro, soprattutto nel corso della seconda conferenza di servizi svoltasi a marzo 2013;

1463716_10201648494471521_629907952_n7) infine, come ritenuto dalla scienza medica, dalla realizzazione di centrali a biomasse possono derivare danni alla salute per i cittadini, a tal riguardo infatti, il Professor Federico Valerio, dell’Istituto NazionaleRicerca Cancro di Genova, così conclude un suo complesso studio in materia: “… l’inquinamento ambientale indotto dai tanti impianti a biomasse che si propongono in Italia, pur nel pieno rispetto delle norme vigenti, peggiora l’attuale qualità dell’aria dei territori che dovrebbero ospitarle, con le emissioni da camino e con quelle del traffico veicolare indotto (ossidi di azoto), polveri fini (PM10) ed ultra fini (PM2,5) e peggiora anche la qualità del suolo, e dei prodotti agricoli di questi stessi suoli, con le ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e probabilmente di metalli pesanti.”

Alla luce di queste considerazioni, gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Foggia e Cerignola esprimono la loro contrarietà alla realizzazione dell’impianto in quanto i possibili rischi sanitari non giustificano gli eventuali benefici collettivi indotti dalla realizzazione dell’opera il cui principale scopo è quello di massimizzare gli utili dei proponenti, in base agli attuali incentivi alla produzione di elettricità da biomasse.

 

 

Riferimenti informativi:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/04/inceneritore-caviro-morte-i-5-reali.html

http://noinceneritoretressanti.blogspot.it/2012/03/ripresentato-il-progetto.html

http://truccobiomasse.altervista.org/ambiente.html

http://micromacro-michele.blogspot.it/2013_03_01_archive.html

http://noinceneritoretressanti.blogspot.it/2013/05/carapelle-si-costituisce-comitato-per.html

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